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Dakar, Sainz inarrestabilE
Lo spagnolo della Volkswagen vince la quarta tappa in questa edizione (seconda consecutiva) e consolida il primato nella classifica auto. Tra le moto successo di Despres davanti allo scatenato Coma
Sainz controlla la sua Volkswagen prima della partenza dell'ottava tappa. Reuters
LA SERENA (Cile), 11 gennaio 2009 - Carlos Sainz fa bis e consolida il primato nella classifica generale auto della Dakar. Lo spagnolo della Volkswagen ha trionfato nell'ottava tappa, 294 km di speciale da Valparaiso a La Serena (Cile), chiudendo in 3h47'19" davanti ad altre due Volkswagen, quella del tedesco Dieter Depping (secondo a 4'02"), e quella dello statunitense Mark Miller (terzo a 4'12"). Per Sainz è la seconda vittoria di tappa consecutiva, la quarta in questa edizione del rally-raid. Il pilota iberico, che venerdì prima del giorno di riposo aveva solo 9" di vantaggio su de Villiers, ora lascia il sudafricano della Volkswagen a 10'57".
MOTO - Nelle due ruote vittoria di Cyril Despres: il francese della Ktm ha chiuso in 4h07'39 davanti allo spagnolo Marc Coma (KTM), sempre più leader in classifica generale con 1h06'28" sul francese David Fretignè (Yamaha).




Dakar, la tragedia di Terry
"Poteva essere salvato"
L'autopsia effettuata sul corpo del motociclista francese parla di edema polmonare. Gli organizzatori hanno perso tempo prezioso: Terry sarebbe stato confuso con un altro concorrente. Intanto dopo sei tappe Coma sempre più leader nelle moto. Ritiro per Alphand
I soccorritori trasportano il corpo di Terry. Reuters
BUENOS AIRES, 8 gennaio 2009 - E' stata eseguita l'autopsia sul cadavere di Pascal Terry, il motociclista francese di 49 anni trovato morto alla nuova Dakar nella giornata di ieri. Il corpo si trovava a circa 190 chilometri a sud di Santa Rosa in una zona isolata.
ASPETTI INSPIEGABILI - Il referto dell'autopsia parla di edema polmonare, che avrebbe causato un arresto cardiaco. Ma non tutto è stato chiarito. "Ci sono cose - ha dichiarato il direttore di corsa, Etienne Lavigne - che non riusciamo a spiegarci". Il cadavere del francese, che era accanto alle sue scorte di acqua e cibo, non presentava nessun tipo di trauma o disidratazione secondo le stime dei medici legali. Da segnalare l'anomala presenza di liquido nei polmoni.
EQUIVOCO - Terry sarebbe morto nella notte tra domenica e lunedì scorsi. Quasi certamente si è perso del tempo prezioso: Terry già domenica aveva segnalato di aver finito il carburante, ma poi aveva proseguito grazie all'aiuto di un altro concorrente. Nessuno lo ha cercato prima di lunedì però, anche perchè secondo l'agenzia francese Afp sarebbe stato confuso con un altro concorrente. Inoltre la zona dove si trovava è particolarmente impervia. Il capo del dipartimento di polizia di La Pampa (centre-sud), Julio Acosta, ha spiegato all'agenzia Telam che "Terry avrebbe potuto essere salvato, se soccorso in tempo" e "se la polizia fosse stata avvertita in tempo per iniziare le ricerche".
COMA LEADER - Gli organizzatori, intanto, hanno dovuto ridurre il percorso della sesta tappa a causa della pioggia. Nella distanza prevista tra San Rafael e Mendoza, totale di 816 chilometri, quelli di speciale dovevano essere di 395 ma sono stati invece portati a 178. E la tappa ha visto, nelle moto, un Marc Coma beffato ma sempre più leader della classifica generale. Il pilota spagnolo è infatti finito 2° alle spalle del francese Cyril Despres. In classifica generale, però, lo spagnolo ha aumentato il vantaggio sul secondo, lo statunitense Jonas Street su Ktm, che ora è a 40'29". Nelle auto, incidente e ritiro per Luc Alphand




Ancora morte alla Dakar
Dopo la tragica scomparsa di Pascal Terry, un nuovo dramma ha funestato la corsa sudamericana: un camion addetto alla logistica si è scontrato con una vettura i cui due occupanti hanno perso la vita
Un camion della Dakar: uno dell'organizzazione è stato coinvolto nell'incidente.Reuters
SANTIAGO (Cile), 10 gennaio 2009 - Non c'è pace alla Dakar 2009. Dopo la tragica morte del francese Pascal Terry, un camion addetto alla logistica del rally ha avuto uno scontro frontale con una vettura, i cui due occupanti sono morti. Lo ha reso noto la polizia cilena. L'incidente è avvenuto la scorsa notte nella località di Pejerreyes, 400 chilometri a nord di Santiago, lungo il percorso della nona tappa, in programma lunedì da La Serena a Copiapo.
Il camion trasportava pneumatici per i concorrenti e apparteneva a una ditta argentina. Era preceduto da una macchina dell'organizzazione della Dakar. Secondo le prime informazioni l'autista argentino, Marcelo Sanchez, ha invaso la corsia opposta, investendo il veicolo che veniva nell'altro senso. L'autista, rimasto indenne, è stato posto agli arresti in attesa degli sviluppi dell'inchiesta.

Altro incidente alla Dakar
motociclista in coma

Cristobal Guerrero, 48 anni, è caduto al chilometro 160 della decima tappa. Le ultime notizie lo danno però non in pericolo di vita. La Spagna non si gode i successi di tappa di Sainz tra le auto e Viladoms nelle moto. Annullata l'undicesima tappa
I primi soccorsi raggiungono Cristobal Guerrero. Ap
COPIAPO (Cile), 13 gennaio 2009 - Spagna dal tripudio al dramma per l'esito della 10ª tappa della 31ª Dakar. La duplice vittoria iberica di giornata, artefici Jordi Viladoms (Ktm) e Carlos Sainz (Volkswagen), passa in secondo piano per le gravi condizioni in cui versa il motociclista spagnolo Cristobal Guerrero, vittima di un incidente al km 160 della speciale odierna. L'equipe medica di soccorso l'ha raggiunto con l'elicottero 28' dopo l'attivazione dell'Iritrack. Dopo pochi minuti è arrivato al bivacco, da dove è stato trasferito in ambulanza all'ospedale di Copiapo. La lentezza con cui il 48enne è stato spostato sull'ambulanza e il mancato utilizzo delle sirene lasciava presagire danni di minima entità. Invece, due ore dopo l'Aso ha emesso un comunicato da cui il pilota viene dato in coma. Poi i medici lo hanno definito non in pericolo di vita.
LA TAPPA - Secondo le intenzioni degli organizzatori quella odierna avrebbe dovuto essere la speciale più lunga di questa edizione: 670 km, interamente all'interno del deserto dell'Atacama, il più arido al mondo. Ma la nebbia mattutina, qui chiamata camanchaca, e le fatiche dei giorni precedenti hanno indotto la direzione corsa a tagliare 200 km, eliminando la parte superiore del percorso che ruotava intorno a Copiapo, sede della prima ferrovia del Sud America. E come due binari hanno viaggiato per lunghi tratti Marc Coma e Cyril Despres, finché non hanno raggiunto il cileno Francisco Lopez.
I PROTAGONISTI - Coma finisce di riporre la tuta nella sacca, poi racconta la giornata: "Abbiamo viaggiato in tre, alternandoci al comando. Ma mentre Cyril era davanti abbiamo interpretato male una nota e ce ne siamo accorti solo vedendo quella successiva, posta 10 km più avanti". Il terzetto ha così perso tutto il vantaggio accumulato e ad approfittarne è stato Viladoms, primo all'arrivo con 1'06'' su Alain Duclos e 2'07'' su Pal Ullevalseter. Le peripezie di David Frétigné, 15° a 32'29'', hanno comunque permesso a Coma di portare il suo vantaggio nella generale a 1h24'50''. Il pirenaico non vuole comunque parlare di vittoria finale: "Oggi abbiamo fatto una sorta di Tourmalet e, partendo tardi, facevamo fatica a vedere le dune per il sole alto. Ma ogni giorno può succedere qualcosa". Nelle auto quarta vittoria di fila di Sainz, che emula l'analoga impresa compiuta da Ari Vatanen nel 1990: Vatanen poi vinse la gara e le 3 Peugeot dominarono il podio, così come sembrano intenzionate a fare le Vw, grazie ai 42' di vantaggio sulla Mitsubishi di Nani Roma, quarta. Non contento dei ritardi rifilati ai compagni di marca fino a due terzi della speciale, Sainz è andato alla caccia nel finale dell'Hummer di Robby Gordon ed è riuscito a sopravvanzarlo di 21''. Il bi-iridato vanta ora 27'31''su Mark Miller e 41'13'' su Giniel De Villiers che scollinando una duna ha centrato un muro non segnalato. Sainz maschera la sua felicità: "Oggi è stata una giornata incredibile. Ho spinto solo per arrivare. Ma non è ancora fatta: manca la tappa di domani, fino a Fiambala. Mi hanno detto che ci hanno impiegato 6 giorni per fare 200 km di ricognizione, quindi immagino che sia tremenda". Due ore più tardi la direzione gara ha annullato la 11ª tappa a causa della nebbia prevista nella mattinata: i piloti ritorneranno in Argentina con una tappa di trasferimento.

è una strage

dalle ultime notizie il motocilcista nn sarebbe piu in pericolo speriamo in bene